Timidezza

**xANAxMADDOG**

Tu sei una donna (da prendere sul ridere-sequela di luoghi comuni o verità soggetive)

mi piacerebbe trovare la versione maschile di questa poesia -scritta da una donna.

Sei una donna

tu mi amerei in eterno - sei una donna
tu ami gli animali e i bambini -sei una donna
tu vuoi l'uomo geloso - ma non deve esserlo il tuo fidanzato-tu sei una donna
tu pretendi attenzioni continue -tu sei una donna
tu non vuoi che io ti soffocchi - sei una donna
tu credi di vivere in un romanzo scritto da te - sei una donna
tu non parli di sesso,ma sei una porca - sei una donna
tu non fai mai complimenti a un maschio- sei una donna
tu fai le cose sempre con più senso e intelligenza di un uomo - sei una donna
tu piangi come un idiota -sei una donna
tu sei materna quando non puoi essere porca - sei una donna
tu seduci un uomo e poi lo scarichi senza dover usare il cervello- sei una donna
tu sogni di farti il mio migliore amico- sei una donna
tu sei innamorata di tuo padre- sei una donna
tu hai paura di non essere accettata - per cui leggi le riviste da donna- sei una donna
tu fingi di non capire perchè hai tanti amici maschi- sei una donna
tu volevi fare la geisha - sei una donna
Se un uomo ti fà sofrire te fai soffrire i prossimi 10 dopo di lui- sei una donna
tu mi fai sentire in colpa senza una ragione -sei una donna
tu devi esser sempre la vittima - sei una donna
tu voresti essere un uomo - ma sei una donna
tu sei lesbica -e sei una donna
tu accogli cani e porci - sei una donna
tu pensi di far resuscitare lazzaro - sei una donna
tu sei inspiegabile psicologicamente - sei una donna

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vieni a piangere

vieni a piangere da me
siamo sotto una dolce terra
abbiamo il profumi del ribes selvatico nelle narici
vieni a piangere, che non c'è piu una via
questi boschi abbandonati, dove io celebro gli Antichi Dei
dove creature e preesenze in continuo ascolto
disprezzano o abbracciano il mio spirito
io amo questi alberi, sono la mia via per il cielo
vieni a piangere, non c'è piu posto qui dove siamo
vieni a piangere, e le lacrime diventeranno saporite
come una pioggia durante il sole...
mentre racogliamo fragole
e la grande Madre e tutto ciò che ho.....
ed e li che andrò a piangere....

la brughiera

In questa brughiera
sulla barca a vela
della notte vera
lontani fra le erbe spinose
fra gli alberi che hanno mille occhi
a volte e solo perchè
il dolore non lo curano i farmaci
e uccidere e un conforto, come eiaculare la propria vita
sulla tua tomba e venirmi a farmi perdonare
le notti dopo,sotto effetto di una pace celestiale
lì, vi è il confine delle mie pulsioni represse
come un demone ingordo, piu avanzo nelle tenebre di Naamah
piu vedono luce abominevoli , passioni notturne
la libertà..l'abbraccio.la perdita...senza me
sapevo che tu non provavi niente
finche le mie mani, le mani della morte
ti ho dato 10 secondi per darti una salvezza
uno spiraglio di luce da trovare in quelle tenebre
ti ho presa, e sei stata la mia bambola morta
da scimmia a homo sapiens, qui trapasso ogni evoluzione, con una lama di coltello
a farfalla, fra il tuo pube e la tua pancia
ti ho ho guardato attonito, mentre eri morta
come se la mia fame non avesse pace
ti ho penetrato nella brughiera, e pensavo al tuo cuore
che pareva ora pulsarmi e ticchettarmi come un orologio nella testa
del mio delirio di morte e paranoia
voci di streghe , voci di donne che urlavano nela mia testa
presenze dalla lingua trova peculiare e deviante, per farmi comprendere e riprendere
la loro logica, sentii solo il disprezzo, disprezzo per me , per l'uomo , l'umano
la notte sembrava avermi mandato corvi e rapaci
i tuoi animali, e le tue paure, le tue urla,la tua guerra
eri la bellezza , una lacrima della morte, strisciava come una serpe
ancora nel bagno del tuo volto, del mascara nero sciolto, io ho dormito sopra il tuo cadavere
e all'alba volevo morire, volevo morire, fare la tua stessa fine.per riavere quell'emozione.
la logica inesistente, la pazzia a cui date nome,darò la mia vita per la tua vita, se questo e il loro prezzo,credo non ci siano altre chanche, per una droga cosi strettamente primitiva
ma non sò che sia la redenzione.la colpevolezza.e l'ammissione. per un gesto troppo estremo d'amore.
contorto nella passione,incanalato nell sadismo.e nella mia colpa...
bella come una colomba morta..intrisa di sangue...

Adv · Inviato: 21 Mar 2011 07:58:34 Oggetto: Adv

**xANAxMADDOG** · Inviato: 21 Mar 2011 10:08:26 Oggetto: Descrizione:

Nostalgia (dream of love)

Ho passato troppo tempo nell'oscurità
ma ancora sò come toccare con le mie mani l'osso sacro
spingere fino a farti scuotere come una serpe su una brace di culle roventi
la saliva come splendido unguento, profuma la pelle del tuo sedere in audacia di peccato
fra le coperte di foglie nei boschi,dentro le chiese, nelle stalle, e nella metropoli
porteremo con noi un indissolubile catena di amore e sesso,ossa che godono
schiacciami coi tuoi bellissimi piedi, stringi i miei capezzoli fra i denti
io sfoglierò i tuoi seni, ci vedrò scritto morte angelica, e succhierò il veleno dal tuo cuore
mentre io cerco una dimensione parallela a questa
qui una serra di fiotri del male
non piu selvagi
ingabbiati nelle stupide visioni della gente
la tua urina per me e sacra, la bevo in una speciale coppa
le tue carnose labbra vaginali , saranno come piante carnivore ,mangiatrici di biscie
sul tuo collo una fredda lingua, ai tuoi piedi di loto baci tutti d'oro
ci fondiamo,perdiamo noi stessi dentro noi stessi, per un pò...
ridestiamo quella illusione, che viene dal calore mai espresso, dal desiderio di essere riflesso
in cuore , uno specchio, fotografarti mentre i fantasmi della mia natura, ale tue spalle
fra un campo di grano, l'aperta campagna, io come un cane fiuterò e riconrrerò la mia piccola leprottina
sarà legato alle sue braccia, sarò il ponte per il suo arcobaleno, il dono del caso diventato destino, per un gioco puerile, il gioco dell'amore,marciando lenti, per non arivare ala sua fine
un corteo di baci , e labra umide come onde di carne, un ventre che e la colonna del mio colore preferito
sondiamo abissi, vediamoci dentro, proviamo a farci uscire da noi, mangiamo poi le nostre stesse viscere...